Ma mio figlio è plusdotato?
Ecco una delle classiche domande che ci rivolgono i genitori.
Quando entriamo davvero in contatto con questa realtà?
Ci accorgiamo che nostro figlio è plusdotato spesso attraverso questo tipo di percorsi:
- La scuola solleva delle difficoltà nella gestione o delle problematicità sul bambino;
- In famiglia si riscontrano difficoltà di gestione per le reazioni esacerbate del bambino, le difficoltà di interazione, il rispetto delle regole, le modalità alternative e divergenti che spesso meravigliano anche positivamente;
- Il genitore non conosce la tematica e osserva il figlio con occhi attenti. Ne scorge le peculiarità ma, essendovi una ereditarietà di base, a volte questo specchio riporta il genitore alla normalità del proprio passato. Per esempio: “legge tanto come facevo io da bambino”, “anche io chiedevo sempre perché e mi annoiavo a scuola”. Attraverso questa lente il bambino appare un profilo tipico e la corretta lettura può avvenire solo grazie ad un incontro fortunato con qualcuno che abbia gli occhiali e le competenze giuste: un insegnante, un genitore, l’amico plusdotato, un webinar rivelatore, ecc.
- Il genitore conosce la tematica e osserva il figlio con occhi pronti a coglierne i segnali predittivi. Ne coglie le peculiarità e procede verso uno stile genitoriale ritagliato sul figlio, adeguando le proprie intenzionalità e direzionali verso l’accoglimento del profilo del bambino. Segue poi la valutazione alla quale adattare il percorso educativo;
Prima le abilità eccezionali sono notate, incoraggiate e supportate, più facilmente le stesse capacità evolveranno in talenti speciali e competenze.
Per una questione forse di timore, le conversazioni tra genitori ed educatori non vertono spesso su alti potenziali e come fare a nutrirli.
Questo significa che le differenze che potrebbero determinare lo sviluppo dei talenti potenziali potrebbero non essere subito riconosciute e appropriatamente comprese. Robin M.Schader in Success Strategies for Parenting Gifted Kid le descrive così:
“Le abilità emergenti possono essere piccoli germogli teneri che iniziano spingere attraverso il suolo. Sono fragili e sensibili all’ambiente intorno a loro, ed essi richiedono attenzione, incoraggiamento e supporto per crescere. […] Un seme latente non inizierà a germinare finché non ci saranno le giuste condizioni. Il talento emergente appena visibile richiede attenzione, una certa sensibilità, e il più ovvio e forte talento manifesto richiede qualitativamente un diverso tipo di cura e nutrimento. I doni non crescono da soli.”
